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Collana Editoriale > I pensieri e la notte
Abbandono
Cosa fu per me l’abbandono?
Si levò dal ventre materno
quando schiudendomi alla vita
mi sentii strappata alla linfa
che nutriva il mio essere.
Ed ancora fui abbandonata
quando il dolce nettare dell’amore
finì di sgorgare
dai capezzoli d’oro di una Dèa.
Quando vergine fu raccolto
il primo frutto della purezza.
Cosa fu per me l’abbandono?
Distacco della carne
dalla mia stessa carne,
dal volo silenzioso d’ ali in libertà,
dal forzato congedo
d’ un viaggiatore senza tempo.
Cosa sarà per me l’abbandono?
Distacco dall’effimera bellezza,
da umori che mi legano alla terra.
L’abbandono…
Compagno di viaggio,
palpito rubato al tempo.