Poesia di Enza Giurdanella


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Fiori recisi

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Fiori recisi

Come corpi tramutati in terrore
cavalcavano il calvario del dolore
i sensi di noi, poveri folli,
intrisi di disperazione
nelle notti insonni.

Noi, uomini delle tenebre
offuscati dall’orrore di passi
bramosi di schiacciare i sogni
di chi credeva nella vita.

In quell’esistenza reclusa nell’oblio,
stretti corridoi in fondo ai quali
v’ era la Croce
castigata da chiodi,corona di spine,
dove urla di figli
venivano condannati.
Camicie di forza
raggiungevano silenziosamente
il Golgota.


In ogni angolo di mondo
c’è chi aspetta il suo Dio
nei meandri della follia
ricamata da inutili pensieri
per essere liberato da rovi
aggrovigliati.

Laggiù,
manicomio vuoto d’amore,
s’apre ancora il sipario.

Di scena,la follia…
Noi, primi attori,
fiori recisi
in prati di sofferenza.

ad Alda Merini



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